“Non sono mai riuscito a comprendere il mondo e lo lascerò serbandone un’immagine confusa. Altri sono riusciti a comporre il rompicapo della realtà, o hanno creduto di farlo, e sono stati in grado di individuare la figura nascosta, io, invece, ho vissuto mischiato ai pezzi sparsi, senza sapere dove collocarli. Così, per me vivere sarà stato come cimentarsi in un gioco di cui mi sono sfuggite le regole e dunque non aver trovato la soluzione dell’enigma. Per questo, tutto quello che ho scritto è stato un tentativo di mettere in ordine la vita e di spiegarmela, tentativo vano che è culminato nell’elaborazione di un inventario di enigmi. La colpa forse è da attribuire alla natura stessa della mia intelligenza, che è un’intelligenza dissociativa, abile nel porsi problemi, ma incapace di risolverli. Se mai ho avuto una certezza nella vita è che non esistono certezze. Buona definizione, questa, di scetticismo.”
A metà strada tra l’aforisma, la riflessione filosofica e il diario Scritti apolidi è un’opera di straordinaria forza e una delle più attuali dello scrittore peruviano Julio Ramón Ribeyro. Il protagonista è l’autore stesso nelle vesti di osservatore/narratore che in ogni scena o situazione quotidiana isola con perizia un piccolo dettaglio e offre un profondo spunto su una molteplicità di temi: dalla letteratura alla memoria, all’infanzia, alla vecchiaia, all’amore, al sesso. Scritti apolidi esplora nuove forme di rappresentazione di una contemporaneità che è percepita come irrimediabilmente frammentaria. Lo stile, elegante e preciso, l’ironia e un senso di raffinata melanconia conferiscono al testo un’unitarietà capace di cogliere la condizione dell’uomo moderno in tutta la sua profondità.
Traduzione dallo spagnolo (Perù) realizzata dagli allievi della scuola di specializzazione in traduzione editoriale Tuttoeuropa, Torino Corso 2013-2014 / Lingua spagnola
Un classico al di fuori di ogni genere, da leggere obbligatoriamente. - El Mundo