“Guardò distrattamente il cielo annuvolato. Un pickup Lobo e due Hummer nere si aprivano il passo nel traffico senza alcun rispetto per gli altri conducenti. Dall’interno risuonavano corridos a tutto volume e da un finestrino lanciarono una bottiglia di birra che si frantumò ai piedi del detective. Il principale obiettivo del potere è l’ordine, mormorò tra sé. Qua se ne sbattono.”
Abbandonato dall’unica donna che ha mai amato e in cura da uno psicanalista per superare un trauma della sua infanzia, al detective Edgar “Zurdo” Mendieta viene affidato un caso che sembra un vero rompicapo. Bruno Canizales, avvocato di successo e figlio di un importante politico, è ritrovato morto con la testa perforata da una pallottola d’argento. La pressione dei media e della politica si fa subito asfissiante e il cellulare di Mendieta non smette mai di suonare: i superiori gli chiedono notizie dell’indagine e lo informano dei continui ritrovamenti di nuovi cadaveri. Chi c’è dietro a questo omicidio e a quelli che stanno insanguinando il paese? I narcos? La politica corrotta che si prepara a una resa dei conti? O i membri della stravagante setta della Piccola Fratellanza Universale a cui lo stesso Canizales apparteneva?
Un romanzo noir come lo avrebbe scritto Dashiell Hammett. – El País
Uno dei grandi nomi della letteratura messicana contemporanea, e il tempo lo confermerà… un narratore puro, che non critica né difende il romanzo: lo racconta. – El Universal