«Johanna aveva gli occhi di una persona innamorata, avrei potuto scommetterci.
Era un ottimo momento per baciarla. Magari velocemente, dato che non sapevo come si faceva. Nei film si baciano sempre tutti continuamente, ma anche se ne hai visti tantissimi, non sono di grande aiuto quando tocca a te.
Katinka probabilmente ne sapeva parecchio sui baci, una volta aveva persino detto che li avevano inventati i francesi. Ma non si può chiedere consiglio a tua sorella minore.
Anzi, meglio non chiedere niente a nessuno. Bisogna buttarsi e basta.»
Alf, Katinka e Robbie, eccoli i tre fratelli Bukowski: una normalissima famiglia alle prese con qualche ristrettezza economica, una casa troppo piccola e affollata, i classici litigi di tutti i giorni. All’improvviso un’inaspettata eredità permette ai loro genitori di lasciare i rispettivi lavori e dedicarsi a un sogno nel cassetto: aprire un locale, la Bottega di Elser, che diventerà un punto di riferimento per il quartiere. E in questo progetto ovviamente è coinvolta tutta la famiglia, ognuno a suo modo.
Tra primi amori e nuove amicizie, passioni e sogni da realizzare, difficoltà e sfide, i tre fratelli Bukowski ci rendono partecipi della loro quotidianità e ci fanno sorridere ed emozionare, divertire e commuovere.
La particolarità di questa storia è proprio la rappresentazione della famiglia: la coesione, il sostegno e la comprensione reciproca che i tre ragazzi non fanno mai mancare l’uno all’altro, soprattutto nei confronti del piccolo Robbie, (…) ci consegnano un messaggio positivo che di questi tempi non guasta. – Robinson, La Repubblica
Mi raccomando, divertitevi quanto i Bukowski. – Internazionale Kids