“Ecco alcuni avvertimenti ovvi. Non guidare con i finestrini abbassati. Non andare a piedi in luoghi isolati. Non ritirare denaro dallo stesso bancomat più di due volte. E il più elementare: lascia la città appena puoi. Per andare dove? Lontano, molto lontano, come se Clint Eastwood ti avesse detto: uno di noi due è di troppo in questo paese.”
Città del Messico, un’autentica giungla urbana in cui giustizia e corruzione hanno labili confini e il problema dei sequestri raggiunge proporzioni inimmaginabili. È in questo scenario che Gil Baleares, ex poliziotto ora detective privato, viene ingaggiato da un affermato imprenditore per liberare la figlia sequestrata. Senza un soldo, costretto a convivere con l’anziano padre ammalato di Alzheimer, anche lui ex poliziotto, Gil accetta il caso pensando di risolvere i suoi problemi economici. Tuttavia l’enormità del riscatto richiesto e le crudeli immagini fatte arrivare alla famiglia dai sequestratori non lasciano presagire un finale felice. Quando l’indagine sembra essere arrivata a una svolta, la situazione precipita in una vertiginosa successione di eventi, in cui convivono crudeltà e violenza e un immancabile humor nero.
Come nei romanzi di James Ellroy o di Paco Ignacio Taibo II, l’asfissiante pressione dell’ambiente sociale, inumano e spietato, finisce per dare a tutto il racconto un tono torbido e diabolico. - Europolar