“L’idea che il caos fosse preferibile al deserto, che io riferivo tanto all’Arón spirituale quanto all’Eligia fisica, mise radici nella mia coscienza di quegli anni; l’idea che il male non fosse qualcosa alla portata della volontà, che se mai colpiva l’uomo (con minor frequenza di quanto il suo orgoglio supponeva) era nella stessa forma che assume in natura: involontario, totale e assente, come nei deserti rocciosi.”
Arón Gageac, autore di romanzi scandalosi e figura controversa della politica argentina, ed Eligia Presotto, influente pedagoga e acerrima nemica di Eva Perón, hanno una relazione tormentata, segnata da rotture e riconciliazioni che culminano in un atto tragico e devastante: mentre stanno per firmare i documenti che sanciranno il divorzio, Arón lancia contro Eligia un bicchiere pieno di vetriolo, sfregiandola, sotto gli occhi del figlio Mario, spettatore impotente di un orrore che segnerà per sempre la sua vita.
Dall’Argentina all’Italia, madre e figlio intraprendono un doloroso viaggio tra cliniche e ospedali, inseguendo una ricostruzione che è tanto fisica quanto emotiva. Eligia combatte per riprendersi il volto e la dignità, mentre Mario si smarrisce nel mistero di un padre enigmatico e violento e nei bassifondi della Milano del boom economico, per dare un senso a un’eredità di amore e distruzione.
Questa è la storia vera di Jorge Baron Biza e della sua famiglia.
Postfazione di Alan Pauls
Tratto da una storia vera, intima e disperata, un romanzo viscerale che cattura e colpisce il lettore. – Le Monde
Un libro di culto. – Enrique Vila-Matas