“Esiste, la verità, o è solo una versione perversa della menzogna? O viceversa? O come ha detto il canonico una volta, non è altro che un’utile menzogna? O come io stesso ho scritto appena adesso, un punto incerto perso nell’infinito, ben oltre la nostra portata? O un’altra cosa allo stesso tempo più essenziale e più grandiosa: Dio stesso?”
Ero sul punto di vedere il sole, mi sono accontentato della luna. Questo enigmatico epitaffio, scritto sulla lapide del canonico Francisco Ochoa, spinge il giovane parroco Salviano Taveira, appena arrivato a Vilarinho dos Castelhanos, a iniziare un’indagine per scoprire qualcosa di più sulla vita di un personaggio misterioso e contraddittorio. Chi era veramente Francisco Ochoa? Un santo o un seduttore? Un giocatore d’azzardo, un benefattore oppure soltanto un assassino? Tra verità contrastanti e false testimonianze, Pires Cabral crea un personaggio indimenticabile e un romanzo straordinario e diabolico, che si interroga sulla verità degli uomini ma fa dubitare dell’esistenza di Dio.
Uno scrittore che ha tutto per essere una straordinaria rivelazione. – Ler
Ho passato la notte con Il canonico e non ho chiuso occhio. Una di quelle notti insonni quando leggere senza mai potersi fermare è il piacere più grande che si possa immaginare. – Alexandra Lucas Coelho