"L’uomo introverso e con pochi amici; la persona abitudinaria e anonima che passa facilmente inosservata; il Principe che ha conosciuto la povertà ha ormai trovato la sua più autentica ragione di vita. Ogni istante libero, corre a prendere in mano una penna; si piega su un foglio bianco. L’inchiostro intesse una lucida, solidissima ragnatela di parole. L’uomo-gattopardo fa udire, sempre di più, la sua inconfondibile voce. Tomasi è ormai pronto a consegnare ai suoi innumerevoli lettori un libro che mai ha smesso di suscitare meraviglia."
“Vi sono dei libri che vengono definiti classici. Possiedono il dono rarissimo di parlare direttamente al cuore dei propri lettori.” E Il Gattopardo è proprio uno di questi per Maria Antonietta Ferraloro, studiosa di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e profondamente innamorata del suo capolavoro. Con passione e competenza l’autrice racconta la figura schiva e malinconica di Tomasi, ma soprattutto la genesi, la struttura e i segreti di un romanzo indimenticabile.
Con prosa limpida l'autrice spiega la genesi del romanzo (...), lo colloca nel suo contesto storico, illumina la galleria dei personaggi. - Concetto Vecchio, la Repubblica
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