All’apice del successo, la cantante Dulce Veiga scompare dopo un concerto. Anni dopo, quando ormai pochi la ricordano, a un giornalista viene affidato il compito di ritrovarla per scoprire le ragioni di una fuga inspiegabile quanto misteriosa. Inizia così un’indagine che procede come un’intima e disperata discesa agli inferi nella San Paolo degli anni ’80, alla ricerca di una donna che si trasforma in un’ossessione, un pretesto per parlare di una solitudine in cui si annida un vago senso di colpa e, senza amore, non rimane che paura e rimorso.
È da leggere Caio Fernando Abreu e il suo Brasile struggente. - L’Espresso
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