Archivio-dei-bambini-perduti-La-nuova-frontiera

libro  20,00

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Archivio dei bambini perduti


“Riempie l’abitacolo dell’auto con il calore del suo respiro da cucciola e ci parla dal sedile posteriore; racconta storie lunghe e incomprensibili che mi ricordano i testi di certe canzoni del tardo Bob Dylan, post-conversione al cristianesimo. Poi, piuttosto repentinamente, sembra quasi stancarsi di essere al mondo, perché si azzittisce, guarda fuori del finestrino e non dice una parola. Forse è in uno di questi momenti dilatati in cui conoscono il mondo in silenzio, che i nostri bambini cominciano a staccarsi da noi, facendosi a poco a poco insondabili. Non smettere di essere una bambina, penso, ma non glielo dico. Lei guarda fuori del finestrino e sbadiglia. Non so a cosa stia pensando, cosa capisca e cosa no.”

Una macchina avanza sulle strade americane. All’interno una coppia e i due bambini nati da precedenti relazioni. Il padre e la madre sono documentaristi, si sono conosciuti durante una mappatura degli idiomi parlati a New York, la metropoli linguisticamente più eterogenea del pianeta. Si sono lasciati alle spalle la casa in cui sono diventati una famiglia. Davanti a loro una lunga lingua d’asfalto che li spinge verso un futuro incerto. Sono diretti in Arizona: il padre vuole visitare il luogo dove l’ultima banda di guerrieri apache si è arresa all’esercito americano. La madre vuole invece vedere con i propri occhi la realtà di quella che i notiziari chiamano “emergenza migratoria”: bambini che attraversano da soli il confine.

In un alternarsi di paesaggi desertici, polverose città di frontiera e soste in motel, si delinea una nuova mappa dell’America d’oggi, un territorio profondamente segnato dalla storia, dalle migrazioni e dalle conquiste. Lo stesso paesaggio che, in cima a un treno merci, attraversano anche i bambini perduti con un numero di telefono cucito sui vestiti.

Con Archivio dei bambini perduti Valeria Luiselli ha scritto il grande romanzo del presente americano, un lessico famigliare composto di voci, testi, suoni e immagini che unisce al senso politico dello scrivere l’idea che vita e letteratura siano un unico e sterminato labirinto di echi e rimandi continui.

Un nuovo classico che rompe ogni schema. Nelle mani di Luiselli il romanzo torna a essere veramente nuovo: elettrico, flessibile, seducente e originale. – The New York Times
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