Jorge Baron Biza
Un grande flusso di compassione mi investì quando si verificò il primo suicidio in famiglia. Quando accadde il secondo, quel flusso si trasformò in un oceano agitato e senza orizzonte. Al terzo, ogni volta che mettevo piede in una stanza posta al di sopra del terzo piano le persone si affrettavano a chiudere le finestre. In scene come questa è rimasta imprigionata la mia solitudine. Per il resto, sono nato nel 1942, mi sono formato in scuole, bar, redazioni, manicomi e musei di Buenos Aires, Friburgo, Rosario, Villa María, La Falda, Montevideo, Milano e New York. Ho letto Mann e tradotto Proust. Per trent’anni mi sono guadagnato da vivere come correttore di bozze, ghost-writer, giornalista (da pubblicazioni per manicomi a riviste per l’alta società) e critico d’arte.
Jorge Baron Biza