Cinque curiosità (più una) su “Il centro del mondo”

 

1. La struttura del libro descrive un chiasmo narrativo: si apre e si chiude con la scena di una persona che parte a bordo di una nave.

2. Il finale è apertissimo: l’autore ha detto che al termine de Il centro del mondo il lettore si ritroverà insieme al protagonista “in un viaggio che lo porterà ben oltre l’ultima pagina”.

3. Steinhöfel ha rivelato di aver giocato molto con i miti e gli archetipi e ha invitato i lettori a scovare tutti i riferimenti disseminati nel testo. Ad esempio Visible rimanda all’isola di Delos che in greco significa, appunto, “visibile”; Phil, il protagonista, è Apollo, Dianne, sua sorella, è Artemide e così via…

4. L’autore ha dichiarato di aver deciso consapevolmente di ambientare il romanzo in un tempo e in un luogo indefinito per rafforzare l’idea di una storia universalmente valida, e di aver spesso assistito divertito al tentativo dei critici di collocare il romanzo: negli anni Visible è stata “avvistata”, tra gli altri, in Inghilterra, Francia, Svizzera, Svezia e Germania.

5. Il centro del mondo è stato tradotto in inglese, danese, olandese, polacco, ucraino, francese, russo e sloveno. Inoltre è stato adattato per il teatro, la radio e il cinema. L’omonimo film, diretto da Jakob Moritz Erwa, è uscito nelle sale tedesche il 10 novembre 2016

Curiosità extra: l’attore che interpreta Phil nel film tratto dal romanzo, Louis Hofmann, è anche il protagonista della fortunata serie Netflix Dark.

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